GONFIAGGIO E GONFIATORI
 

PREFAZIONE: Affrontiamo ora una tematica importante anche se spesso trascurata sotto il profilo didattico inerente al gonfiaggio dei nostri amati float tubes e alle varie tipologie di strumenti che ci permettono di realizzare queste semplici ma delicate procedure in tutta sicurezza. Partiamo col dire che su quasi tutti i float tubes in commercio è stampata o “ricamata” una speciale etichetta (in genera ubicata in prossimità di una delle tasche laterali), dove si evince l’invito ad usare sempre un lifejacket omologato e rispettare la pressione di gonfiaggio che la casa madre consiglia in genere da 1 a 5 PSI).

A questo punto sorge spontanea una domanda: cos’è la pressione?

Il nostro campo è il float tube e non la fisica ma con un piccolo sforzo possiamo sottolineare che la pressione si divide in assoluta e relativa: la prima è quella reale che non sconta la pressione atmosferica (cioè pressione esercitata dall’aria sui corpi) che vi è sempre. Ci riferiamo alla pressione assoluta quando si misura la pressione atmosferica col barometro.

La pressione relativa è invece quella che sconta la pressione atmosferica.

Serve per sapere, ad esempio, quando è gonfio un pallone, un pneumatico. A pressione relativa uguale a zero il pallone è pieno d’aria ma non gonfio.

Per la misurazione della pressione si utilizzano varie unità:

  • mm di mercurio(pressione atmosferica 760 mm hg);
  • m.di acqua (pressione atmosferica = 10.33 m H2O
  • Kg/cmq (pressione atmosferica 1,03333 kg/cmq e unità cugina anglo-americana PSI)
  • bar (pressione atmosferica 1,01325 bar)
  • atmosfera
 

 

Quasi tutti i float tubes oggi in commercio sono testati per resistere ad una pressione di gonfiaggio non superiore ai 5PSI. In sostanza il nostro amato attrezzo galleggiante non deve mai essere gonfiato allo spasimo perchè non è esatta l’equazione “più è gonfio ,più è sicuro”. Quindi regoliamoci adottando il buon senso e col tempo l’esperienza maturata.

Altri due suggerimenti: quando la temperatura sale (ad esempio sessioni di pesca effettuate durante le giornate estive e quindi con forte calura, o quando si ripone il float tube in macchina sempre nel periodo estivo) abbiate cura di sgonfiare di tanto in tanto tutte le camere d’aria e di tenerle sotto controllo, onde evitare pericolose dilatazioni delle stesse o irreparabili esplosioni!

Viceversa con una temperatura esterna bassa dovremo gonfiare molto bene il nostro “strumento galleggiante” e di tanto in tanto “rabboccare” la pressione con sistematiche “pompatine d’aria” .

Addentriamoci ora nel tema relativo ai gonfiatori per i nostri amati float tubes. Ne esistono di quattro tipologie:

  • 1) Manuale – verticale a flusso semplice (spesso con “double action” system);
  • 2) A pedale;
  • 3) Orizzontale a “fisarmonica”;
  • 4) Gonfiatori elettrici.
1) Il primo è il più diffuso, economico e pratico da trovare. E’ il classico gonfiatore verticale con il cilindro e lo stantuffo, a flusso semplice, impreziosito, talvolta, dal sistema “double action” che non è niente altro che un doppio ugello di uscita con un tappino regolabile che permette il normale gonfiaggio ma anche (e questa è la caratteristica) lo sgonfiaggio, il tutto sempre con estrema semplicità e sicurezza. Indicato per la maggior parte dei belly boats si dimostra onesto anche nelle fasi di gonfiaggio di alcuni pontoon float tubes con portata non superiore alle 300 libbre, anche se, a onor di cronaca, la fatica aumenta e i polmoni “ne risentono”!
 
       
2) I gonfiatori a pedale seppur poco ingombranti e veloci,si rivelano spesso assai scomodi da usare quando la nostra base d’appoggio (e di gonfiaggio) è rappresentata da terreni accidentati o sovente fangosi. La pressione esercitata dal nostro piede farà così scivolare di lato il gonfiatore con un grande dispendio di energia e tempo.
         
3) Questi strumenti rappresentano il vero “asso nella manica” per noi float tubers soprattutto durante le lunghe sessioni di pesca. Sono gonfiatori estremamente compatti e quindi “portabili” nel nostro amato float tube. Presentano una straordinaria ed originale caratteristica:il gonfiaggio avviene con un movimento “a fisarmonica” (ma anche in verticale scegliendo l’opzione) e non necessitano quindi di una base d’appoggio. Il vantaggio e la sicurezza sono evidenti ; con questo gonfiatore infatti possiamo tenere sempre sotto controllo la pressione durante le nostre ore battute ed avventurarci anche nei posti più reconditi, “rabboccando” (alla bisogna) l’aria mancante nelle camere d’aria (le perdite d’aria dopo molte ore di ammollo sono da ritenersi assolutamente fisiologiche) con delle semplici e leggere “sbracciate”.
     
4) I gonfiatori elettrici rappresentano un “surplus” nel mondo del float tube ma risultano assolutamente necessari per i più complessi pontoon float tubes e pontubes (spesso realizzati con ben quattro camere d’aria) e ovviamente per i kickboats. Consigliamo strumenti compatti e potenti con una portata d’aria di almeno 300-400 litri per minuto e soprattutto autolimitati in pressione al fine di evitare il rischio di eccesso di gonfiaggio. I modelli più versatili sono quelli che presentano il doppio funzionamento a 12 Volts e a 220 Volts. Indispensabile è, quindi, l’attacco rapido all’accendisigari della macchina per ovvie e scontate ragioni di utilizzo.
     
Non ci resta che augurarvi …GOOD FLOAT TUBING…….